A 73 anni, Elie Tahari ha trasformato la moda in un messaggio di resilienza. Nella sua sfilata di Miami, le soldatesse israeliane – anche ferite in guerra – hanno indossato con orgoglio le sue creazioni.
Dalla tragedia all’ispirazione
Tahari, nato a Gerusalemme da una famiglia ebraico-iraniana, ha spiegato che l’idea è nata dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. “Piangevo davanti alle notizie. Dovevo creare qualcosa che portasse pace.”
Sostegno ai soldati feriti
Tutto è iniziato quando un amico, veterano IDF Eli Shakell, gli disse: “Non abbiamo vestiti.” Da allora Tahari li veste, offrendo sostegno e dignità. “Mi ha toccato profondamente.”
La sfilata di Miami
L’evento si è tenuto alla St. Thomas University con volontari e modelle motivate dal cuore. Tra loro Eden Ram, sopravvissuta a 12 colpi d’arma da fuoco, e Dvorah Lea Bart. “Sono tutte bellissime, dentro e fuori,” ha detto Tahari.
Moda come forza
L’organizzatrice Tobi Rubinstein ha descritto l’evento come una passerella con uno scopo: “Ogni creazione riflette l’arte di Tahari e il coraggio delle soldatesse israeliane.”
Tahari ha promesso di destinare parte dei profitti online ai soldati feriti. “Ogni vendita contribuirà a fornire abiti e aiuti economici.”
Messaggio di pace
“Credo nella pace,” ha concluso Tahari. “Celebriamo donne la cui forza dimostra che la bellezza è anche coraggio.”



