Miranda Priestly irrompe sulla passerella

Lo show Dolce & Gabbana primavera/estate 2026 era pieno di pigiami, ma di certo non è stato addormentato. Innanzitutto, un colpo di scena: Meryl Streep e Stanley Tucci sono entrati come i loro personaggi da «Il diavolo veste Prada» — Miranda Priestly e Nigel Kipling — proprio all’inizio dello show, creando un momento meta e spettacolare.

Seduti in pieno personaggio, sono apparsi con stile e tempismo, accolti da flash e applausi. Di fronte a loro sedeva Anna Wintour, la cui figura è fonte d’ispirazione per Priestly. È stato un momento di omaggio teatrale.

Una festa in pigiama in passerella

Dolce & Gabbana ha scelto il pigiama come tema centrale, trasformandolo in dichiarazione di stile. I designer hanno reinterpretato completi classici maschili con tagli moderni e dettagli elaborati. Alcuni pezzi erano sagomati con precisione, altri oversize e rilassati. Cristalli e pietre hanno trasformato i tessuti da casual a couture. Le modelle hanno sfilato in ciabatte in pelliccia ecologica, mentre i cappotti oversize hanno fatto da lussuose coperte.

Soprabiti trasparenti sopra bustier, top in pizzo o pantaloni in tulle hanno creato contrasti sensuali. Accessori come calzini al polpaccio o corsetti su canotte mescolavano glamour e comfort. Il messaggio? Vestirsi senza regole, scegliendo tra pigiami trasparenti o classici.

Fiori che sbocciano in modo inaspettato

Motivi floreali erano ovunque, ma con varietà. Appaiono in stampe, applicazioni 3D, ricami e dettagli in cristallo. Su pantaloni a righe, blazer sartoriali, bralette e abiti lunghi: i fiori hanno donato freschezza alla collezione.

Il DNA distintivo di Dolce & Gabbana

La collezione ha mantenuto lo stile D&G tramite pizzi, corsetti, sartorialità e animaliere. Il pizzo nero sotto tessuti trasparenti donava leggerezza; abiti-corset combinati con camicie o cinture; camicie da pigiama e pantaloni tagliati con precisione maschile. L’animalier, soprattutto il leopardo, spiccava in un cappotto mantella e in una giacca di media lunghezza.

Accessori in (finta) pelliccia rubano la scena

Su circa metà dei 66 look è apparsa la pelliccia ecologica, coerentemente con la politica “fur-free”. Cappotti animalier e un lungo cappotto rosa in pelliccia hanno attirato gli sguardi. Ma più impressionanti erano le borse morbide e le slides pelose che completavano gli outfit.

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