Nata e cresciuta nel Clan del Lupo della Nazione Oneida, nello stato di New York, Mary Homer è una quarta generazione di artigiane del beadwork. Ha imparato tutto da sua madre, scomparsa l’anno scorso.
“Mi ha insegnato ogni cosa — dai semplici fili di perline agli abiti completi,” racconta Mary. “Ogni creazione porta la sua eredità.”
Dalla tradizione alla passerella
Con il suo marchio Homer Couture e Beading Wolves, Mary ha trasformato la passione per il beadwork Haudenosaunee in un linguaggio di moda.
“Abbiamo rischiato,” dice. “Se la gente l’avrà apprezzato, avrei continuato — sei collezioni dopo, eccomi qui.”
Oggi è la prima stilista indigena a presentare le proprie creazioni alla Syracuse Fashion Week e alla New York Fashion Week.
Ogni punto racconta una storia
“In ogni pezzo si sente la cultura e l’orgoglio,” afferma Mary. Dalla scelta dei modelli al trucco, ogni dettaglio riflette autenticità indigena.
Sostiene anche giovani modelle emergenti, offrendo loro spazio e visibilità.
Rappresentare la Nazione Oneida
Per Mary la moda è un ponte tra il passato e il presente. Le sue collezioni celebrano la cultura Oneida e invitano le persone a scoprire le sue radici.
Moda con un messaggio
Ogni collezione include un impronta di mano rossa, simbolo del movimento per le Donne Indigene Scomparse e Uccise.
“Come madre e nonna, sento il dovere di sensibilizzare,” spiega. “L’arte mantiene vive le nostre storie.”
Portare avanti l’eredità
Con ogni perlina, Mary celebra resilienza, identità e creatività. “Siamo ancora qui,” dice. “E continueremo a onorare la nostra cultura attraverso la moda.”