Il personal shopper è sempre stato una figura discreta ma influente, capace di interpretare e valorizzare l’identità visiva dei clienti. La professione, un tempo riservata ai potenti, si è trasformata seguendo i cambiamenti culturali e l’avvento del digitale.
Corti reali e l’origine del “gusto delegato”
Già nel XVIII secolo, nelle corti europee, l’abbigliamento esprimeva potere e status. L’esempio di Maria Antonietta e della sua modista Rose Bertin anticipa il ruolo dello stylist moderno. Bertin traduceva le aspirazioni della regina in un linguaggio visivo unico. Nell’Ottocento le élite di Londra e Parigi si affidavano ad assistenti specializzati nella scelta degli abiti.
Hollywood e la nascita delle icone di stile
Nel Novecento, riviste come Vogue e Harper’s Bazaar hanno definito nuovi ideali estetici. Hollywood ha consolidato archetipi di bellezza grazie a figure come Audrey Hepburn, mentre stiliste come Edith Head hanno reso il ruolo più professionale e riconosciuto.
Professionalizzazione e approccio scientifico
Negli anni Settanta, John T. Molloy con Dress for Success ha proposto un metodo quasi scientifico che collegava l’immagine al successo professionale.
Negli anni Ottanta, l’affermazione dell’individualità e la nascita di servizi esclusivi di personal shopping nelle grandi città hanno consolidato la professione.
La consacrazione mediatica
Negli anni Novanta e Duemila, programmi come What Not to Wear hanno trasformato il personal shopper in una figura pop. Rachel Zoe, con il suo reality, ha aperto il dietro le quinte del mestiere.
Nina García ha reso la disciplina più accessibile attraverso pubblicazioni che uniscono cultura moda e psicologia dell’immagine.
Una professione digitalizzata
Con l’arrivo del nuovo millennio, Internet ha rivoluzionato il settore. Piattaforme digitali utilizzano questionari e algoritmi per offrire consulenze a distanza, mentre i social hanno dato ai professionisti la possibilità di costruire il proprio brand.
Oggi gli influencer spesso assumono il ruolo di personal shopper, educando e ispirando il pubblico con concetti come moda etica e guardaroba capsule.
Una professione finalmente accessibile
Grazie ad aziende come Lookiero, Outfittery e Clic and Fit, il servizio è oggi più democratico che mai. I grandi magazzini parigini contribuiscono a un mercato in crescita, dove il personal shopper guida stile, sicurezza e identità.



