Questo autunno e inverno la moda guarda al passato per evolversi. Le maison rinnovano i team creativi e il mercato del lusso vintage cresce rapidamente. La nomina di Chloe Malle a direttrice editoriale di Vogue segna la più grande trasformazione dai tempi di Anna Wintour.
Le maison riscoprono l’eredità
A Parigi e Milano, i direttori creativi uniscono innovazione e tradizione. I capi vintage di Demna per Gucci e i riferimenti d’archivio di Jonathan Anderson per Dior mostrano il ritorno alle origini della moda.
La febbre del vintage
I giovani scelgono mercatini dell’usato invece dei centri commerciali. Il vero fenomeno è il lusso vintage: jeans Versace anni ’90, Tabis Margiela, borse Balenciaga. “Quando compri un capo vintage, ha già una storia, come un libro usato,” afferma Maria Kashvili, studentessa della NYU.
La nostalgia sulle passerelle
Ralph Lauren ha aperto la settimana della moda di New York con eleganza minimalista, mentre Tory Burch ha riportato la vivacità dei primi anni 2000. Passato e presente si fondono sulla passerella.
La democratizzazione del lusso
Il vintage rompe le barriere del lusso. Ciò che una volta era riservato all’élite è ora accessibile a tutti. Mentre l’alta moda restringe il suo pubblico, il vintage lo amplia. Il valore non è solo nella novità, ma anche nella storia. L’era del lusso non finisce — cambia forma, diventando più vicina a tutti.



