Donne stiliste escluse dall’alta moda

Dopo le Fashion Week di Parigi e Milano, la tendenza è chiara: la leadership creativa torna nelle mani degli uomini. Solo Louise Trotter di Bottega Veneta rappresenta la voce femminile tra i nuovi direttori artistici.

Il ritorno alle “certezze del passato”

Secondo Karen Van Godtsenhoven, esperta di moda dell’Università di Gand, il fenomeno riflette l’insicurezza economica post-pandemica. I marchi di lusso cercano stabilità nei modelli “classici”, cioè nei direttori maschi.

Il paradosso Chanel

Marchi fondati da donne — Chanel, Lanvin, Nina Ricci, Schiaparelli, Celine — sono oggi diretti da uomini. Un’inversione simbolica che tradisce le radici dell’eleganza femminile.

L’illusione della diversità

Anche con Sarah Burton a Givenchy e Maria Grazia Chiuri a Fendi, la disparità resta evidente.
Per Frédéric Godart, professore a INSEAD, l’assenza di donne al vertice è “sconcertante” per un settore che proclama inclusione.

Il mito del genio maschile

Le donne rappresentano la maggioranza nei processi creativi e produttivi, ma restano escluse dai ruoli guida. “Un cliché dannoso per tutti,” osserva Van Godtsenhoven.

Nuove vie per le stiliste

Ignorate dalle grandi maison, designer come Iris van Herpen, Molly Goddard e Simone Rocha costruiscono imperi indipendenti. “Una generazione di donne brillanti non trova spazio,” conclude Thomas.

JD Sports avvia riacquisto di azioni da £100 mln
JD Sports Fashion avvia riacquisto azioni da £100 mln, rafforzando fiducia nella solidità finanziaria e valore per gli azionisti.
Romeo Beckham dal calcio alla moda
Romeo Beckham ha lasciato il calcio per la moda, sfilando, posando per campagne e costruendo la sua carriera creativa
Yasmin e Amber Le Bon: la moda senza confini
Yasmin e Amber Le Bon parlano di stile, famiglia e del valore della moda accessibile nella campagna George at Asda, sottolineando la sua importanza.