Alla Paris Fashion Week, Chemena Kamali ha portato in passerella una Chloé delicata e floreale: un’eleganza moderna e poetica.
Giunta al suo terzo capitolo nella maison, la designer tedesca ha lavorato con Phoebe Philo e Clare Waight Keller prima di diventare direttrice creativa nel 2024.
Fondata nel 1952 da Gaby Aghion, Chloé è sinonimo di libertà e grazia femminile. Kamali ha rivisitato questa eredità unendo la fluidità anni ’70, lo spirito ironico di Stella McCartney e la naturalezza della “Chloé girl” dei 2000.
Stampe floreali e delicate sfumature
Le stampe floreali hanno dato ritmo alla collezione. Le linee trapezoidali in giallo perlato, i cappotti leggeri e gonne annodate hanno esaltato la femminilità con equilibrio e movimento.
Un look pastello drappeggiato e plissettato, con spalle anni ’80 e vita bassa, ha incarnato la nuova grazia Chloé.
Tra i capi più belli, un cappotto grigio e un ensemble color cammello che fondeva abito e capospalla.
Tradizione rivisitata
Kamali ha unito con misura la fluidità anni ’70, la leggerezza dei 2000 e la struttura anni ’80, mantenendo viva la freschezza Chloé.
Romanticismo e rigore
La collezione ha espresso un romanticismo disciplinato — un dialogo armonioso tra passato e presente.
Sotto la guida di Kamali, Chloé torna al suo ritmo naturale: poetico, moderno e irresistibilmente francese.